martedì 30 aprile 2013

La credibilità del partito unico dell'euro al governo dell'Italia......PDL.....PD....Scelta Civica

La credibilità del partito unico dell'euro al governo dell'Italia......PDL.....PD....Scelta Civica
BERLUSCONI-LETTA-MONTI..
Enrico Letta ed Angelino Alfano durante la votazione di fiducia alla Camera del 29 aprile 2013

 Berlusconi non è più credibile ci ha fatto quasi fallire

Ma lo spread è la “tassa-Berlusconi! La tassa più salata pagata dagli italiani. Cento punti di spread in un anno equivalgono a cinque miliardi in termini di sbilancio dello Stato. E Berlusconi ha portato lo spread da 100 a 500 punti: in 18 mesi questo ha comportato un salasso di 15 miliardi».
Intervista rilasciata da Enrico Letta a Fabio Martini, pubblicata su “La Stampa”, lunedì 4 febbraio
Per «parare» l’ultima sortita di Berlusconi, il Pd ha deciso di puntare tutto sulla denuncia circostanziata dell’inaffidabilità del Cavaliere e della sua proposta. Ma anche potenziando un messaggio squisitamente politico, come spiega Enrico Letta, numero due del partito: «Dobbiamo marcare ancora meglio un concetto essenziale: l’alternativa è tra noi e Berlusconi, perché con questa legge possiamo vincere o noi o lui. Chi arriva terzo o quarto non cambia il destino del Paese. Chi fa perdere noi, fa vincere Berlusconi».
La proposta di Berlusconi è corredata di ipotesi di copertura, perché non dovrebbe essere credibile?
«No, non è credibile. Perché la fa Berlusconi. Perché è basata su premesse che non tengono conto della verità. Perché non si poggia sulla possibilità di realizzarla dal punto di vista della solidità politica».
Tra tante, qualche promessa Berlusconi l’ha mantenuta, a cominciare dall’abolizione integrale dell’Ici
«Berlusconi è l’uomo che ha fatto quasi fallire l’Italia e ora si ripropone, rovesciando la verità e facendo promesse irrealizzabili per il futuro. Contando sul fatto che, ogni tanto, gli italiani hanno la memoria corta».
Ma trovare la copertura per l’Imu è impresa complessa ma non impossibile, o no?
«Tanto per cominciare: perché Berlusconi non dice come si devono e si possono coprire gli 8 miliardi di euro che fanno parte dell’altra promessa, quella di far restare in Lombardia il 75% delle tasse dei lombardi? Ai non lombardi quella promessa costa 8 miliardi che nessuno ci ha spiegato come coprire. E per restare all’ultima promessa di Berlusconi: l’eventuale operazione da definire con la Svizzera non è altro che una “una tantum”. Non è certo un Bancomat. E le previsioni di entrate per i prossimi anni? Nulla. Con un giocoliere come Berlusconi, quasi non vale la pena mettersi a ragionare seriamente».
Il Pd, obiettivamente, ha rinunciato a lisciare il pelo degli elettori, promettendo l’abolizione integrale dell’Imu, ma solo una redistribuzione dei pesi: perché?  
«Perché riteniamo che togliere completamente l’Imu, in questa fase, sia sbagliato. In una stagione nella quale si richiedono tanti sacrifici, riteniamo che chi ha una casa in via Montenapoleone debba pagare l’Imu e chi abita a Quarto Oggiaro no. E d’altra parte, Berlusconi dopo aver abolito l’Ici nel 2008, fu costretto a rialzare altre tasse. In troppi casi si rischia di avere la memoria corta».
In che senso?
«Nel luglio del 2011 Berlusconi fece approvare un provvedimento incardinato sull’aumento di due punti dell’Iva e il taglio di tutte le esenzioni fiscali (come assegni familiari o di accompagnamento) per un totale di 20 miliardi di euro. Un massiccio aumento fiscale. Bene, lo sforzo che fu successivamente fatto dalla maggioranza raccolta attorno a Monti, fu proprio quello di evitare – col Salva Italia – questo salasso che avrebbe colpito famiglie e imprese”
Non c’è un eccessivo allarmismo nell’ipotizzare un’impennata dello spread al solo riapparire di Berlusconi?
Ma lo spread è la “tassa-Berlusconi! La tassa più salata pagata dagli italiani. Cento punti di spread in un anno equivalgono a cinque miliardi in termini di sbilancio dello Stato. E Berlusconi ha portato lo spread da 100 a 500 punti: in 18 mesi questo ha comportato un salasso di 15 miliardi».
Sul piano fiscale, la vostra proposta caratterizzante?

sabato 27 aprile 2013

LA BUONA NOTIZIA......IL GOVERNO FANTOCCIO PIU' OSCENO DELLA STORIA DI QUESTA PSEUDO-REPUBBLICA

LA BUONA NOTIZIA......IL GOVERNO FANTOCCIO PIU' OSCENO DELLA STORIA DI QUESTA PSEUDO-REPUBBLICA

La buona notizia..
Questa accozzaglia di ladri..corrotti...incompetenti..traditori della patria..collaborazionisti...politicanti..servi delle banche...che in queste ore si apprestano a formare il governo fantoccio più osceno della storia di questa pseudo-repubblica.....con la complicità di una finta opposizione formata dai leccapiedi parassiti di Sel-Lega-Fratelli d'italia...fortunatamente per noi sono stati votati da circa il 50% degli italiani...di cui gran parte vittime della disinformazione dei loro complici servili goebbells nazionali .....siamo sulla buona strada....il nostro compito è quello di informare i nostri connazionali ... il grosso del lavoro lo farà la loro demenza... ''hanno detto che volevano morire per Maastricht? Saranno accontentati (ovviamente in senso politico)cit.''


LO HANNO CAPITO TUTTI TRANNE GLI ITALIANI. APRITE GLI OCCHI !!!



Mentre ascoltate i toni dello scambio di opinioni, leggete i sottotitoli e vi renderete conto che ci vogliono far fessi. 

Nel programma "The Alex Jones Show" del 16 febbraio 2012, è andataa in onda un'intervista a Nigel Farage, deputato europeo e co-presidente del gruppo "Europa della Libertà e della Democrazia".
Arroganza, status quo, sfacciataggine, UE buffona, Goldman & Sachs, governo mondiale, democrazia sospesa, grandi banche che vogliono controllare la vita del mondo, etc... sono solo alcune delle affermazioni che Farage denuncia nel video.

Buona visione e lettura in particolar modo. 
Mi Raccomando.
Diffondete il più possibile. Questo video ha l'obbligo di essere condiviso da tutti.
A proposito, non vi dice niente se parlo di Nuovo Ordine Mondiale o Signoraggio Bancario?
Aprite gli Occhi !!!

Nico Baratta - freethinker








venerdì 26 aprile 2013

I MIRACOLI DELL'EURO......ITALIA VENDESI...

I  MIRACOLI  DELL'EURO.....
ITALIA VENDESI......

 Eccovi l’elenco più o meno completo delle aziende “apparentemente” italiane, ma di fatto straniere e controllate dagli stranieri.
MARCHIO/AZIENDASETTOREPROPRIETÀPAESE
BuitoniAlimentareNestlèSvizzera
San Pellegrino“ 
Perugina
Motta“ 
Antica Gelateria del Corso“ 
Valle degli Orti“ 
GalbaniLactalisFrancia
Invernizzi
Cademartori“ 
Parmalat
Locatelli
StarAgrolimenSpagna 
Minerva Oli + Olio SassoSas Cuertara
Carapelli“ 
Bertolli“ 
CoinDistribuzionePai PartnersFrancia
StandaBillaAustria 
AlgidaAlimentareUnileverOlanda 
Santa Rosa“ 
Riso Flora“ 
Emilio PucciModaLvmh di Louis VuittonFrancia 
Acqua di ParmaProfumi“ 
FendiModa“ 
Gianfranco FerrèParis Group di DubaiEmirati Arabi 
GucciPPRFrancia
ValentinoPermiraGran Bretagna 
FiorucciAlimentareEdwin InternationalGiappone 
Bottega VenetaAccessoriFrançois Henri PinaultFrancia 
Calzature Sergio RossiAccessori“ 
BulgariGioielliBernard Arnault“ 
SafiloOcchialiHal HoldingOlanda 
FastwebTelecom.SwisscomSvizzera 
OmnitelVodafoneGran Bretagna 
Wind TelecomunicazioniVimpelComRussia
Ercole Marelli (Magneti)Tecnolog.AlstomFrancia 
Fiat Ferroviaria ”
Parizzi“ 
Sasib Ferroviaria“ 
Passoni e Villa“ 
Lucchini S.P.A.SeverstalRussia 
Fiat AvioBCV Investments S.C.A.  Lussemburgo
Benelli (Moto)MotoriQianJiangCina 
SPS Italiana Pack SystemsTecnolog.PFM S.p.A.USA 
LoquendoNuance“ 
BNLBancheBNP ParibasFrancia 
Costa CrociereTurismoCarnival CorporationUSA 
GanciaAlimentareRussian StandardRussia 
EdilcuoghiCeramicheKale GroupTurchia 
Edilgres“ 
Ar AlimentariAlimentarePrincesGiappone 
Ferretti GroupNauticaShandong Heavy IndustryCina 
DucatiMotoriAudiGermania 
Richard GinoriCeramicheGucci-PPRFrancia 
PomellatoGioielliKering-PPR
LamborghiniMotoriAudiGermania
Sergio Tacchini Int.ModaH4TCina

L’articolo di Alessandra Nucci su Italiaoggi: Big shopping di aziende italiane.
I marchi di maggior prestigio del Made in Italy finiscono sempre più in mani straniere
Le società francesi sono sempre le più attente e determinate

La pasta Buitonie l’acqua Sanpellegrino, i cioccolatini Perugina, il panettone Motta,l’Antica Gelateria del Corso e la Valle degli Orti non sono più italiane ma di proprietà dell’azienda svizzera Nestlé. La francese Lactalis ha acquistato i marchi Galbani e Invernizzi, Cademartori, Locatelli e, lo scorso giugno, Parmalat. Agli spagnoli del marchio Agrolimen è andata la proprietà della Star, la società italiana leader nei dadi da brodo. Spagnola è anche Sos Cuetara, che ha acquisato la Minerva Oli (proprietaria del marchio Sasso), la Carapelli e, tramite la Unilever, la Bertolli.
La grande distribuzione in Italia è in mano ai francesi di Carrefour, Auchan, Castorama eLeroy Merlin. La catena Coin, fondata nel 1916 dal veneziano Vittorio Coin, oggi appartiene alla francese Pai Partners. La Standa, fondata nel 1931 da Franco Monzino, è finita all’austriaca Billa, controllata del gruppo tedesco Rowe. La anglo-olandese Unilever ha acquistato i gelati Algida, l’olio d’oliva Bertolli (poi ceduto alla spagnola Sos Cuetara), le confetture Santa Rosa e ilriso Flora.

martedì 23 aprile 2013

L'ATTUALE FASE POLITICA?UNA FASE COSTITUENTE.....

L'ATTUALE FASE POLITICA?UNA FASE COSTITUENTE.....




DAVIDE  TARIZZO


Laureato in Filosofia nel 1991 presso l’Università di Torino, ha conseguito il Dottorato di Ricerca 
nella stessa Università nel 1996. Ha svolto attività di ricerca come contrattista presso l’Istituto 
Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli nel 1996-97 e presso l’Università del Piemonte Orientale 
nel 2001. Dal 2002 al 2004 è stato titolare di una borsa di studio post-dottorato presso l’Università 
di Salerno e di un assegno di ricerca, presso l’Università del Piemonte Orientale, nel 2005-2006. 
Assegnista di ricerca per l’anno 2006-2007 presso l’Università “L’Orientale” di Napoli, nella stessa 
sede ha svolto attività di docenza a contratto dal 2004 al 2007. Dal 1998 collabora con la casa 
editrice Einaudi in qualità di traduttore e revisore di testi di filosofia e di scienze umane. 


Il vero cuore del problema politico che c'è in questo   
paese è il Partito Democratico. 


Davide Tarizzo punta il dito sulla responsabilità che la sinistra italiana si è presa negando il dibattito sull'euro, nell'attuale fase politica, una fase, come lui dice,costituente (come credo chiunque veda).

Il suo punto è che (a 22:20):

"il vero cuore del problema che noi abbiamo in Italia, il vero cuore del problema politico che c'è in questo paese è il Partito Democratico. E perché? Perché il PD non asseconda, non include, non prende nemmeno in considerazione, non apre un dibattito, su questo problema del tramonto dell'Euro? Perché non democratizza, non accende un processo democratico attorno a questa questione, cosa che ripeto è fondamentale, è fondamentale, se l'uscita da questo processo dovrà essere democratica? Non lo fa, a mio avviso, per delle ragioni genetiche. La sinistra post-comunista, tutta la sinistra che è sorta dopo la morte del partito comunista, si è agglomerata su un discorso europeista nella declinazione 'Europa dell'euro'. Prodi, Amato, ecc. Questo è stato l'elemento coagulante della sinistra dopo la fine del periodo comunista: venuto meno il sogno comunista, è stato sostituito dal sogno europeista... L'europeismo dell'euro è qualcosa che tiene assieme questo partito. Questo che cosa significa? Che non soltanto in larga misura queste persone non capiscono (perché in larga misura semplicemente non capiscono), ma anche che in buona parte non vogliono capire, non hanno l'intenzione di capire, peché capire, per esempio quello che dice Alberto nel suo libro, prenderne coscienza, assumerlo, significherebbe compromettere, o aprire la possibilità di compromettere, la propria esistenza politica, o di compromettere quanto meno la propria identità politica. Ora, in tutto questo, però, è necessario ricordare a questi esponenti politici che la scelta che stanno compiendo in questo momento è di una gravità storica inaudita, inaudita. Io vi invito a fare questo piccolo ragionamento: dato che non c'è nessuno nello spettro politico italiano che sta lanciando un dibattito sul tema dell'euro, poniamo che ciò che dice Bagnai nel suo libro sia quanto meno possibile... se succedesse, se a un certo punto noi ci trovassimo fuori dalla moneta unica, ci troveremmo davanti a un drammatico vuoto di potere, perché non ci sarebbe nessun responsabile politico che ha assunto questa possibilità, l'ha messa a tema, e quindi il giorno dopo noi ci troveremmo di fronte, il popolo italiano si troverebbe di fronte a un'intera classe politica che fino al giorno prima ha descritto come impossibile o al limite come ingovernabile, qualcosa che sarebbe costretta a governare. Questo è il punto. Ora: non immettere nel dibattito democratico (e questa è la grave responsabilità storica che si stanno assumendo in questo momento i dirigenti del PD), non mettere a tema di un dibattito democratico questa eventualità, è qualcosa che rischia di farli annegare nel fango della storia".


 Il bellissimo intervento di Davide Tarizzo a Napoli


Alcoa: Fassina ( PD ) contestato a Roma......





Napolitano-bis, Fassina (PD ) contestato dalla piazza: "Sei un traditore"




Franceschini  (PD) contestato al ristorante




La Storia ci insegna....

saggio pubblicato un anno prima dell'inizio della Rivoluzione Francese...

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Emmanuel Joseph Sieyès
Saggio sui privilegi
1788 - Contro il regime del privilegio
Certo il tema dei privilegi sarebbe inesauribile, come i pregiudizi che concorrono a formarli: concludiamo quindi risparmiandoci le riflessioni che esso potrebbe ispirare. Verrà il tempo in cui i nostri nipoti leggeranno indignati e stupefatti la nostra storia e daranno a questa inconcepibile demenza il nome che merita. In gioventù, abbiamo visto alcuni letterati distinguersi coraggiosamente nell’attaccare opinioni tanto radicate quanto perniciose per l’umanità. Oggi, i loro successori sono soltanto capaci di ripetere, nei discorsi e negli scritti, quei vetusti ragionamenti contro pregiudizi che non esistono più. Il pregiudizio che alimenta i privilegi è il più funesto, quello che più intimamente si è intrecciato con l’organizzazione sociale e che più profondamente la corrompe, quello difeso da un maggior numero d’interessi: quanti motivi per stimolare i veri patrioti e raffreddare i letterati contemporanei!
[traduzione e scheda antologica a cura di Roberto Moro]

Emmanuel Joseph Sieyès
Saggio sui privilegi

Dispensare gli uni per demotivare gli altri - Il merito e i privilegi onorifici - Un popolo contaminato dai vizi: la vera stima non esiste più - Quando i ministri conferiscono a un cittadino un privilegio … - Un privilegiato ammira soltanto se stesso e disprezza gli altri - La superiorità creata dai privilegi e quella legittima tra governanti e governati - In una società occorrono soltanto dei cittadini - I veri propulsori della società: il denaro e l’onore - Assalto e occupazione della cariche pubbliche - Il sistema dei privilegio si è intrecciato con l’organizzazione sociale

domenica 14 aprile 2013

IL PUNTO DI SVOLTA......FRITJOF CAPRA


IL PUNTO DI SVOLTA......FRITJOF  CAPRA

Il punto di svolta è il secondo saggio pubblicato da Fritjof Capra. Scritto durante la crisi economica e sociale dei primi anni 1980, il libro vuole tracciare un parallelo tra la crisi della fisica nei primi anni del XX secolo, e l'incapacità delle società contemporanee di far fronte a problemi di portata sistemica e globale come quelli economici ed ecologici. In questo senso, Il punto di svolta prosegue l'analisi iniziata dal precedente Il Tao della fisica.
Nell'analisi vengono esaminate le fondamenta della cultura occidentale, basate sul meccanicismo e sulla visione cartesiana, derivate dalle teorie di Locke, Descartes e Bacone, le quali portano alla stessa fisica classica.
La tesi del libro è che, come la fisica ha dovuto abbandonare la visione riduzionista per indagare l'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande (teoria dei quanti e relatività), lo stesso dovrebbero fare medicinabiologiasociologia ed economia. Nel libro è presente una chiara denuncia alle posizioni dello stile di vita occidentale, che non rispettano né le persone né le convenzioni sociali, ma incentrano il loro interesse egoisticamente sul singolo, sia come produttore, sia come consumatore. La critica di Capra non si rivolge esclusivamente al capitalismo, ma anche al marxismo ed al socialismo.
Pur datato, il libro anticipa in effetti alcuni mutamenti di paradigma, nel senso di Kuhn, poi effettivamente verificatisi: nelle scienze cognitive, con la visione diunità mente-corpo; nelle scienze biologiche, con il crollo dell'assioma genetico che asserisce "un gene, una proteina"; nelle scienze sociali ed economiche, con l'incapacità di prevedere crisi e tracolli, come la bolla del 2001 o la crisi petrolifera iniziata nel 2005, con il greggio che sale oltre i 70 dollari al barile per rimanervi, quando solo nel 2003 si parlava ancora del prezzo troppo basso del petrolio.
Anche se a volte Capra parteggia per la visione sistemica e olistica, tuttavia afferma immediatamente che il suo scopo non è ribaltare le idee comuni, ma integrare le conoscenze derivate dal riduzionismo con quelle derivanti dalle relazioni tra le varie parti.

        Fritjof Capra (Vienna, 1º febbraio 1939) è un fisico e saggista austriaco. Fisico e teorico dei sistemi è saggista di fama internazionale. Diventato famoso con Il Tao della fisica, del 1975, tradotto in italiano nel 1982 (Adelphi) ha visto la sua fama aumentare con la ristampa del 1989. Si è occupato anche di sviluppo sostenibile,ecologia e teoria della complessità. Così egli ha descritto la sua intuizione della realtà spirituale:
« Cinque anni fa ebbi una magnifica esperienza che mi avviò sulla strada che doveva condurmi a scrivere questo libro. In un pomeriggio di fine estate, seduto in riva all’oceano, osservavo il moto delle onde e sentivo il ritmo del mio respiro, quando all’improvviso ebbi la consapevolezza che tutto intorno a me prendeva parte a una gigantesca danza cosmica. […] Sedendo su quella spiaggia, le mie esperienze precedenti presero vita; «vidi» scendere dallo spazio esterno cascate di energia, nelle quali si creavano e si distruggevano particelle con ritmi pulsanti; «vidi» gli atomi degli elementi e quelli del mio corpo partecipare a quella danza cosmica di energia; percepii il suo ritmo e ne «sentii» la musica: e in quel momento seppi che questa era la danza di Śiva, il Dio dei Danzatori adorato dagli Indù. »
(Il Tao della fisica, Adelphi, 1993, pp. 11-12)
Fonte:.wikipedia.orgFritjof_Capra



Fritjof Capra  : il punto di svolta

http://www.fritjofcapra.net/


Sintesi dei capitoli più salienti dell'illuminante saggio di Fritjof Capra "il punto di svolta", che asserisce la necessità di una connessione tra tutti i campi delle scienze