Il fallimento dell'Euro e dell'Ue......
CON L’EURO LAVOREREMO UN GIORNO IN MENO GUADAGNANDO COME SE LAVORASSIMO UN GIORNO IN PIÙ. ROMANO PRODI 1999
01/10/2013 Istat:
Italia disoccupazione giovani al 40,1%, è record.
Ad agosto 2013 in Italia gli occupati sono 22 milioni 498 mila, gli abitanti 59 milioni 700 mila. Traete le vostre conclusioni.
Ad agosto 2013 il tasso di disoccupazione si attesta al 12,2%. Tranquilli è la svalutazione interna, tutto regolare.
Disoccupazione al 12% è top dal 1977
E oggi 1 ottobre 2013 il governo italiano aumenta l'IVA al 22%
Mi raccomando...non fermate la ripresa!!!
L'Italia non ha altra scelta che uscire dall'Euro e dall'Ue, e sarà costretto a farlo dagli eventi.
Prof. Alberto Bagnai
58 anni di disoccupazione in Italia
Un interessante
scambio su Twitter
mi ha fatto capire che nel mondo dell'informazione sono per lo più
ignoti (a meno che non siano travisati) alcuni fatti cruciali relativi
all'economia italiana. Con l'occasione, mi preme sottolineare che il
Sole24Ore, per una volta,
ha fornito il dato in modo corretto:
dire che il dato attuale è il più elevato dal 1977, infatti, non
significa dire che il dato attuale sia uguale a quello del 1977, cioè
che si sia, per così dire "tornati" al 1977. Significa semplicemente
dire che se si va indietro fino al 1977 con i dati dell'Istat non si
riscontra mai un valore altrettanto elevato.
Credo che la forzatura commessa dal dr. Zucconi, affermando che "siamo
tornati al 1977", risenta di un suo certo qual desiderio compulsivo di
ricostruire orwellianamente la storia,
un peccatuccio nel quale ogni tanto egli incorre (se sia veniale o meno
lo giudichino i lettori, considerando la recidiva, e la posizione di
responsabilità che il personaggio occupa).
Tuttavia alcune osservazioni fatte da
lettori del mio blog
mi hanno reso consapevole del fatto che, al di là delle possibili
distorsioni ideologiche, esiste un reale bisogno di informazione
statistica corretta. Voglio chiarire che in questo caso la distorsione
ideologica appare determinata dalla volontà di indurre nel lettore
l'idea che quando l'Italia era dotata di una propria valuta nazionale
tutto (disoccupazione inclusa) andasse peggio. Una volontà palesata dal
tanto rivelatorio quanto ingenuo "e non potevamo nemmeno dare la colpa
all'€". Insomma, Zucconi è effettivamente convinto che negli anni '70 la
disoccupazione fosse a due cifre, e ovviamente, se così fosse stato,
non si sarebbe che potuto concludere con lui che l'euro non c'entrava
nulla (essendo ancora
in mente Dei, o più esattamente
nella mente di Werner).
Peccato però che le cose non stiano esattamente così.
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